Sottotetti e mansarde: un fascino da riscoprire. Ma attenzione alle normative
Se si ha la fortuna di avere un’abitazione con un sottotetto, perché lasciare questo spazio all’incuria e alla polvere?
Il sottotetto può essere utilizzato in diversi modi, può diventare molto bello e accogliente, acquisendo anche un fascino particolare.
Ci sono però alcuni aspetti da tenere in considerazione quando si decide di recuperare un sottotetto, come per esempio l’utilizzo a cui sarà destinato e le normative vigenti.
Quando un sottotetto può essere abitabile?
Il sottotetto è quella parte di spazio compresa tra il tetto e il solaio dell’abitazione sottostante. Può essere parte di un’abitazione singola, e quindi essere considerato come una zona, una parte della casa (un deposito, uno studio, una camera), oppure può essere uno spazio comuni in un condominio (spesso utilizzato come soffitta, o per contenere contatori e centraline termiche).
In caso un sottotetto sia abitabile, allora può costituire anche un’abitazione a sé stante, con diversi spazi, zone e mobili.
Per essere abitabile, un sottotetto deve rispettare però delle precise caratteristiche, imposta per legge (spesso leggi regionali e comunali per il recupero dei sottotetti). Deve essere garantita un’altezza minima, una presenza di finestre, lucernai o abbaini sufficiente da garantire luce e ventilazione, il collegamento alla rete elettrica, idrica e fognaria. Insomma, non tutti i sottotetti possono essere abitabili.
La mansarda
Quando un sottotetto è abitabile, allora prende il nome di mansarda. In questo caso il suo valore economico è molto superiore, perciò vale la pena ristrutturarla, arredarla ed utilizzarla al meglio. La mansarda ha la caratteristica di non avere una uniformità volumetrica, in quanto vicino ai muri perimetrali l’altezza del soffitto sarà decisamente inferiore rispetto al centro degli spazi.
Un’altra caratteristica delle mansarde è quella della luminosità, dato che per essere abitabili devono garantire un ampio spazio alle finestre (che possono essere lucernai, ovvero seguire l’angolazione del tetto, o abbaini, cioè finestre poste comunque in verticale e che sbalzano fuori dal tetto inclinato. Il fatto di essere poste sulla sommità degli edifici consente alle mansarde di poter spesso usufruire di ampie vedute e non essere sovrastate da altri edifici o alberi. In questo modo, oltre a permettere alla luce di entrare, le mansarde offrono viste panoramiche mozzafiato.
Quando si tratta di arredare una mansarda, la scelta della gestione degli spazi risulta fondamentale, data la particolare conformazione. Quindi il suggerimento è quello di disegnare e progettare i mobili su misura, in modo tale da sfruttare ogni angolo e ogni spazio disponibile, senza andare ad inficiare la vivibilità dell’ambiente.
Un altro consiglio da tenere a mente quando si recupera una mansarda è quello delle temperature. Essendo una zona esposta su tutti i lati agli agenti atmosferici, le mansarde sono soggette agli sbalzi climatici. D’inverno sono fredde, mentre d’estate rischiano di diventare invivibili. La soluzione è quella di compiere lavori di isolamento termico che aiutino a preservare la temperatura interna, avere infissi e finestre a doppi vetri e isolanti e di installare un sistema di condizionamento dell’aria che consenta di controllare la temperatura degli ambienti in ogni stagione.
Il sottotetto
Se il nostro sottotetto non rispetta i requisiti per l’abitabilità, potremo utilizzarlo come deposito, stenditoio, soffitta. In questo caso sarà comunque importante mantenere l’ambiente in buono stato, dato che servirà anche a proteggere dagli agenti atmosferici l’abitazione posta al di sotto. Per il recupero e la sistemazione del nostro sottotetto è importante rivolgersi a professionisti che possano valutare tutti gli aspetti strutturali e normativi e sappiano come operare in questi particolari spazi.